NUOVO CODICE DELLA STRADA, BASTA ALLARMISMO INUTILE
Negli ultimi mesi, il dibattito attorno al nuovo Codice della Strada ha generato un’ondata di preoccupazione, in gran parte alimentata da fraintendimenti e letture superficiali delle nuove norme. È tempo di fare chiarezza: niente rivoluzioni, solo un aggiornamento mirato a migliorare la sicurezza sulle strade senza stravolgere la quotidianità degli automobilisti e degli utenti.

PRIMA E DOPO: COSA È DAVVERO CAMBIATO?
Analizzando i principali punti del nuovo Codice della Strada, emerge un quadro di continuità piuttosto che di rottura:
- Limiti di velocità:
Prima: I limiti di velocità variavano in base al tipo di strada, con tolleranze calibrate sull’efficienza degli strumenti di rilevamento.
Dopo: Restano invariati i limiti già conosciuti, con l’introduzione di una maggiore uniformità nei controlli per evitare discrepanze territoriali. Nessuna stretta improvvisa, solo un miglioramento tecnologico per garantire più equità. - Uso del cellulare alla guida:
Prima: Era vietato l’uso del cellulare senza dispositivi vivavoce o auricolari.
Dopo: Il divieto resta invariato, ma si rafforzano le campagne di sensibilizzazione, con un focus sull’educazione piuttosto che sulla penalizzazione. - Sanzioni per guida in stato di ebbrezza:
Prima: Già previsti controlli alcolimetrici standardizzati.
Dopo: Nessuna novità di rilievo, se non un’attenzione maggiore ai giovani e ai neopatentati attraverso programmi educativi preventivi.
L’unico vero cambiamento significativo riguarda il tema del THC (principio attivo della cannabis) alla guida. Qui, però, emergono criticità più di carattere operativo che legislativo.
THC: UNA QUESTIONE DI EQUITÀ NEI CONTROLLI
Il nuovo Codice introduce un approccio più rigido per la rilevazione del THC, ma con parametri di controllo che variano sensibilmente da un distretto all’altro. Le dotazioni tecnologiche delle forze dell’ordine non sono ancora omogenee, e questo può creare disuguaglianze nell’applicazione della legge.
Ad esempio, in alcuni distretti più attrezzati si utilizzano dispositivi avanzati in grado di distinguere tra assunzione recente e tracce residue di THC, mentre in altre aree ci si affida a test meno specifici. Questo potrebbe portare a sanzioni non sempre proporzionate, penalizzando ingiustamente alcuni automobilisti. Un tema che merita sicuramente un approfondimento per garantire maggiore uniformità.
MESSAGGIO POSITIVO: NIENTE PAURA, PIÙ SICUREZZA PER TUTTI
È importante sottolineare che il nuovo Codice della Strada non introduce cambiamenti radicali, ma punta piuttosto a consolidare buone pratiche già esistenti. Gli obiettivi principali restano la riduzione degli incidenti e la tutela della vita umana, senza compromettere inutilmente la libertà di circolazione.
Per gli automobilisti che già rispettano le regole, non cambia nulla. Per chi ha sempre usato il buon senso alla guida, il nuovo Codice è solo un promemoria per continuare su questa strada. E per chi è alle prime armi, una guida educativa per imparare a convivere in sicurezza con gli altri utenti della strada.
Quindi, basta con gli allarmismi: il nuovo Codice della Strada è un alleato, non un nemico. Più che una rivoluzione, si tratta di un’evoluzione verso una mobilità più consapevole, equa e sicura per tutti.
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