Se il tuo sito attira i concorrenti, forse sei diventato pericoloso.

competitor ti visitano spesso

Se il tuo sito attira i concorrenti, forse sei diventato pericoloso.

Quando i competitor ti visitano spesso… è solo un caso? Non credo. Ed è un dato che vale più di quanto si pensi.

Nel monitoraggio settimanale del traffico al sito web aziendale, noto da tempo una costanza sorprendente: tra le visite ricorrenti, spiccano diversi accessi da aziende concorrenti, spesso ben riconoscibili per dominio o area geografica.
Non si tratta di un episodio isolato, ma di un trend ormai stabile.

Ora, non è che questo mi faccia gonfiare il petto d’orgoglio. Però mi fa riflettere.
E sinceramente lo considero un KPI importante, anche se non compare nei report ufficiali o nei cruscotti di performance.

competitor_visit_kpi Se il tuo sito attira i concorrenti, forse sei diventato pericoloso.

Cosa ci dice il fatto che i competitor ci osservano?

Per me è una combinazione di tre cose:

  1. Stiamo comunicando qualcosa che merita attenzione
    Se qualcuno dedica tempo a guardare ciò che fai, è probabile che stia cercando spunti, benchmark o semplicemente voglia capire “che direzione stai prendendo”. Questo non succede per caso: succede quando si percepisce un valore.
  2. Stiamo alzando l’asticella, e non solo per noi stessi
    Se chi opera nel nostro stesso settore sente il bisogno di monitorarci, forse è perché stiamo rompendo un equilibrio, innovando una narrazione, o semplicemente proponendo qualcosa di più diretto, più chiaro, più utile. In qualche modo, stiamo generando un movimento.
  3. Stiamo lavorando sulla trasparenza
    La visibilità attira. Ma è la trasparenza che trattiene. Condividere processi, approcci, risultati e – perché no – anche errori o scelte strategiche, crea un ecosistema informativo che interessa non solo i clienti, ma anche i colleghi e i competitor.

È un problema che i competitor ci osservino?

No, anzi.
Se chi lavora nel mio stesso settore trova il nostro lavoro degno di attenzione, per me è un segnale positivo.
Il mercato è fatto di competizione, certo, ma anche di osservazione, confronto e – a volte – ispirazione reciproca.

Del resto, tutti osserviamo. Tutti impariamo guardando gli altri.
Chi lavora nel marketing, nella comunicazione o nella strategia sa quanto sia importante restare aggiornati, vedere cosa funziona e cosa no, e adattare continuamente il proprio approccio.

Il vero punto, però, è un altro

Il traffico da parte dei competitor non è fine a sé stesso.
Conta solo se è il risultato di un lavoro strutturato: contenuti coerenti, identità chiara, messaggi utili e orientati al valore.
Altrimenti si diventa solo “rumorosi”, non interessanti.

Ecco perché, più che un motivo per celebrare, questo tipo di dati rappresenta una responsabilità.
Se ci leggono, se ci studiano, se ci osservano… dobbiamo assicurarci che ciò che trovano sia all’altezza.
Non per apparire migliori. Ma per contribuire – nel nostro piccolo – a un modo più sano, più concreto e più trasparente di comunicare nel nostro settore.


Cosa ne pensi di questa riflessione?
Ti è mai capitato di considerare l’attenzione dei competitor come un indicatore di valore?

E se sei arrivato fin qui… beh, vieni anche tu a visitare il nostro sito!
(Lo stanno già facendo in tanti 😉)

Clicca qui!

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